TIZIANA SANNA: L’ARTE È LA MIA CATARSI

#Storiediquarantena

Tiziana Sanna

Quante volte abbiamo pensato “Vorrei avere più tempo per…” e immaginavamo una lista infinita di attività da svolgere, di progetti da realizzare.

Di colpo ci siamo ritrovati ad averne talmente tanto che non sappiamo come gestirlo.

Ho trascorso i primi giorni di quarantena in uno stato di confusione totale, passavo da una stanza all’altra della casa e vedevo caos e disordine ovunque.

Ho rimesso in ordine, pulito, buttato, catalogato, ma poi ho capito che non potevo sprecare tutta la giornata in questo modo, non potevo diventare schiava della casa essendone già prigioniera.

E così, dopo una settimana di totale inattività pittorica sono rientrata nel mio atelier.

Ho provato subito una sensazione di liberazione.

Ho acceso lo stereo, preparato la tela, i colori, i pennelli e mentre lo facevo mi sono chiesta come ho potuto lasciare che le paure, le ansie prendessero il sopravvento, mi facessero riprovare quella terribile sensazione di impotenza, di immobilità dalla quale sono, grazie all’arte, riuscita a liberarmi.

L’opera

Ho guardato in faccia i miei demoni antichi e quelli nuovi portati dal mostro Coronavirus e ho capito che ancora una volta non potevo scappare da loro, dovevo conoscerli, sedermici accanto, ascoltarli e farli diventare protagonisti di questa esperienza di vita.

Ho finalmente iniziato a dipingere di nuovo, le mie mani hanno iniziato ancora una volta a muoversi da sole, guidate da un qualcosa che è dentro e fuori di me: sono “usciti fuori” nuovi animali, nuove metafore delle creature che albergano nel mio io più profondo.

Ancora una volta l’arte ha compiuto la sua magia: la catarsi, una terapia che ogni volta riesce a curare la mia anima.

Tiziana Sanna

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Italian contemporary artist

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