Sidival Fila: arte e spiritualità francescana

Sidival Fila-Metafora bordeaux- Credit Daniele Ragazzi
Sidival Fila-Metafora bordeaux- Credit Daniele Ragazzi

Sidival Fila Arte e spiritualità nelle opere

Un leggero accento brasiliano, a ricordo della terra natale, barba e baffi sale e pepe e saio marrone: è l’artista internazionale Sidival Fila, che fa parte della comunità dei frati minori del convento di San Bonaventura di Roma.

Arriva in Italia a ventitré anni, in transito per la Francia; con la nostra capitale, però, è amore a prima vista ed è qui che rimane per sempre. Le pietre miliari della sua vita sono due incontri, certo non comuni: con l’arte e con Dio.

Ne deriva che la spiritualità francescana e l’arte, sensibili entrambe alle bellezze del creato e alle bellezze create dall’uomo, risuonano in sincrono in Sidival Fila. A sedici anni, folgorato dall’opera di un artista contemporaneo brasiliano, inizia a misurarsi con la pittura. A venticinque, invece, diventa impellente in lui creare una relazione forte con un essere presente nella sua vita ma mai realmente incontrato.

Come se conoscessi una persona da sempre ma non le avessi mai rivolto una domanda. Quando ho iniziato a interrogarmi su me stesso e sul mio bisogno del Divino, è iniziato un processo di ricerca di Dio che mi ha portato ad abbandonare alcuni valori che non erano secondo Dio.

Prendi l’arte e mettila da parte
Avviene pian piano la scoperta della dimensione della preghiera, del silenzio, dell’ascesi, e la conseguente rivelazione di un senso di pienezza della sua esistenza a lui ancora ignoto.

La scelta religiosa, profondamente trainante e radicale, e la vita in convento risultano incompatibili con l’arte, che Fila sin da subito non concepisce come hobby ma col coinvolgimento di tutto se stesso. S’impone una pausa, allora: per diciassette anni smette completamente di dipingere, di proseguire nel cammino di ricerca artistica e nella frequentazione degli ambienti ad essa legati.

Sidival Fila: la ripresa dell’arte e la sua evoluzione

È grazie a un film su Jackson Pollock che nel 2005 ritorna urgente in lui il desiderio di riprendere tele e pennelli e da lì non si ferma più. Da principio, la sua è un’arte informale, centrata sulla potenza e sull’eloquenza della materia. Sidival Fila ricerca una materia espressiva e interloquisce con essa senza imporre una sua propria visione strumentale.

La materia in sé è capace di trasmettere emozioni perché accumula il tempo, lo spazio e la memoria che ha vissuto. Io cerco di mettere questa materia nelle condizioni di raccontarsi.

SIDIVAL FILA
Sidival Fila- Credit Francesco Marchioni
Sidival Fila- Credit Francesco Marchioni

Ecco perché i quadri, come dice Fra Sidival, vanno soprattutto ascoltati

Nella prima fase della ripresa artistica, Fila sviluppa anche una tensione verso la forma, il colore, la luce e la sua reazione sulla superficie. Dopo alcuni anni del suo processo evolutivo, assumono un posto rilevante i tessuti, i fili, le cuciture. Dapprima i tessuti sono quelli moderni, dipinti con pigmenti secchi; in un secondo momento sono lini antichi, lavorati a mano al telaio, e poi sete pregiate, broccati, scartati e recuperati, resi architetture in grado di riscattarsi in una nuova vita.

L’ultima fase della sua ricerca è legata al tessuto inteso come trama, come ordito, capace di presentarsi per ciò che è; ad esso aggiunge anche delle muffe, che hanno il potere di materializzare il tempo, potenziando la forza espressiva della tessitura.

Sidival Fila-Metafora bordeaux- Credit Daniele Ragazzi
Sidival Fila-Metafora bordeaux- Credit Daniele Ragazzi

Con una sua tecnica originale e con un lavoro instancabile, modellando la materia attraverso la trazione e la tensione, tra le mani dell’artista i fili diventano anche pieghe sotto la superficie: pieghe introflesse e morbide, che rimandano leggerezza e dinamismo, all’opposto di quelle plastiche e rigide di Piero Manzoni, ad esempio. Anche i fori, presenti in alcune opere, fanno dimenticare il taglio immobile e penetrante di Lucio Fontana perché sono fori vitali, che respirano.

L’arte di Fila nei vari luogi del globo

I lavori di Fila sono in Germania, in Francia e naturalmente in Italia; già dal 2018 le sue opere sono esposte in alcune delle più importanti fiere internazionali nelle città di Madrid, Bogotà, Città del Messico e New York. La sua personale più importante, l’ultima prima del lockdown, è alla fiera Art Basel a Miami. Una sua installazione è anche nei Musei Vaticani e, curiosità, Fila è il primo religioso della storia della Biennale di Venezia a esporre lì.

Da subito ho pensato che la mia Arte dovesse avere un valore professionale riconosciuto e che dovesse dire qualcosa alla società; non uno sfogo personale o un gioco, quindi. Ho avuto sempre questa chiarezza e sempre la tensione verso il fare bene: nessun senso di vanagloria ma la consapevolezza del valore delle mie opere e l’aspettativa che il riconoscimento mi arrivasse anche dagli altri.

SIDIVAL FILA
Qual è la finalità dell’arte di Sidival Fila?

Un artista che, al netto delle spese, destina il ricavato della vendita delle sue opere a progetti per l’infanzia in tutto il mondo. E per rendere ancor più trasparente l’utilizzo del denaro, in questi giorni sta creando una fondazione, di cui sarà presidente, a cui ha già donato cento opere; i proventi di quelle vendute verranno utilizzati esclusivamente per progetti benefici e per iniziative culturali; altre potranno costituire, si spera, una collezione in mostra permanente.

L’arte di Fila e Roma, la Città Eterna

Il sottofondo della nostra conversazione è il cinguettio degli uccelli: il convento in cui vive e lavora fra Sidival è un posto incantato, sospeso al centro del mondo, nel cuore di Roma, sul punto più alto del colle Palatino. Di proprietà demaniale, è caratterizzato da una tipologia di architettura insolita e quasi unica per la città. 

È una poesia di pace e di un silenzio quasi paradossale, con una fauna praticamente intatta e dove le aurore e i tramonti lasciano in estasi.
Un luogo in cui non può non crearsi Bellezza!
#STORYTELLER: LUCIANA PENNINO

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