NICCOLÒ BRANCA
Il suo cognome non può non far pensare a Brrr… Brancamenta, slogan che dagli anni ’70 identifica il noto liquore alla menta da gustare ghiacciato.
E infatti Niccolò Branca è dal 1999 presidente e amministratore delegato della Holding del Gruppo Branca International SPA.
Società in Italia, USA e Argentina, lì dove ha resistito proprio grazie ad alcune sue scelte coraggiose, il gruppo di cui Branca è a capo produce 12 brand principali, oltre 55.000 tonnellate di prodotto imbottigliato e distribuito ogni anno in 160 Paesi del mondo, con ricavi oltre i 228 milioni di euro.
Novare Serbando, il motto dei Fratelli Branca dal 1845
Un’azienda brillantissima, dunque, guidata da un manager lontano dai cliché, che per certi versi ci ricorda Adriano Olivetti e Raffaele Mattioli, due grandi protagonisti dell’imprenditoria italiana del ‘900.
Niccolò Branca fa da sempre camminare etica e valori sul medesimo piano del profitto, creando un modello di leadership integrata all’umanesimo e alla spiritualità.
Il motto aziendale, Novare Serbando, traccia il percorso anche di Niccolò: innovazione per assecondare il mercato e il consumatore, ma conservando intatti i valori di circa 177 anni fa, quando nel 1845 il suo avo Bernardino inventa Fernet-Branca e apre il primo stabilimento a Porta Nuova a Milano.
Ciò che fa Niccolò Branca è mettere a servizio della struttura aziendale, quotidianamente, i frutti del suo speciale viaggio di consapevolezza, ovvero quello fino al centro del suo essere.
La meditazione è presenza, è esserci totalmente, con una consapevolezza chiara, spaziosa e conoscitiva
– racconta Niccolò Branca.
Niccolò Branca: la meditazione come leitmotiv esistenziale
È un viaggio che parte a fine anni ‘80.
Gli iniziali tre anni di autoconoscenza sono con uno degli allievi di Roberto Assaggioli, il fondatore della branca della psicologia umanistica che si chiama psicosintesi, per cui
L’essere umano è mente, corpo e spirito, ma in una visione olistica è un tutt’uno.
È allora che la meditazione diventa per Branca il leitmotiv esistenziale.
Facciamo parte di un tutto e dunque la mia felicità dipende dalla felicità degli altri.
Grazie alla pratica meditativa, gli attori al nostro interno si pacificano.
Branca paragona ciascuno di noi a un’azienda:
Al posto di operai, direttori, dirigenti, in lotta fra loro perché l’imprenditore è in vacanza, abbiamo le sensazioni, le percezioni, le emozioni, la coscienza ai vari livelli, che prendono il sopravvento e ci fanno agire ciecamente; diventiamo così succubi di condizionamenti, afflizioni mentali, distorsioni emotive, conformismi.
Con la meditazione la visione diventa sempre più chiara e si trova centralità e saggezza.
Solo così ci rendiamo conto di non essere isola, ma parte di un tutto, in reciproca interrelazione
Essere consapevoli diventa un valore e permette un’osservazione panoramica che conduce alla saggezza e alla cura, e quindi a un beneficio globale.
L’Economia della Consapevolezza come parte dalla nostra essenza
Esplorando il mondo della consapevolezza, come quando da ragazzo esperto di rafting, esplora terre nuove e conosce popolazioni completamente diverse, Branca approda a quella che battezza l’Economia della Consapevolezza, che usa per la propria leadership ed è anche il titolo di uno dei suoi libri più noti.
Economia non è solo produzione, business, finanza, ma ha a che fare con la vita, con l’essere umano, quindi, va riprogettata dallo stesso essere umano
Senza mai demolire quello di altre aziende, Branca propone il suo modello di fare economia
un’economia più armoniosa, dove si produce beneficio per noi stessi, per gli altri e per l’ambiente
Il presidente concepisce l’azienda come un organismo vivente, in cui ciascun componente è collegato agli altri e in cui a una logica di potere deve sostituirsi una logica di responsabilità.
In un’azienda così Branca realizza la meritocrazia collaborativa, per cui è l’intera squadra che collabora al raggiungimento del goal a essere premiata.
Ciò fa sì che ci sia la circolazione dell’informazione, ovvero tutti devono sapere cosa si sta facendo, dove e come. Così incita le persone a lavorare mosse dalla motivazione.
Se ci si fermasse a osservare la motivazione che ci spinge ad agire in un certo modo, tante cose potrebbero migliorare
Nell’Azienda Branca style esiste il giusto equilibrio tra intelligenza, cuore e coraggio: la lamentela ci porta fuori dal problema.
Non può esserci paura del cambiamento, dell’incertezza, perché è solo dai cambiamenti che può venire il miglioramento.
E poiché l’azienda è un organismo vivente, la sostenibilità è focale.
E allora, oltre al codice etico, al bilancio ambientale, al codice di sicurezza sul lavoro, al codice alimentare, è il secondo anno che l’azienda ha un Bilancio di sostenibilità e consapevolezza.
Con siffatta gestione, l’azienda di Branca produce un utile generativo: dà un ritorno agli azionisti, fa investire in ricerca, sviluppo e innovazione, fa pagare fornitori e dipendenti, fa pagare le tasse. Insomma, l’utile genera benessere per tutti.
Dall’impresa alla scrittura
In questa vita densa di studio e di approfondimenti, di sfide personali e professionali, di incontri con persone speciali, numerosi sono per Branca i premi e riconoscimenti, testimonianza del magnifico impegno profuso a favore di un made in Italy di altissima qualità nel più profondo rispetto degli altri e del mondo di cui siamo parte.
Non manca, però, un momento tremendo per la sua salute, in cui la vita potrebbe sfuggirgli.
In quel frangente forte è la spinta a scrivere.
Sono solo degli appunti per i miei figli su come, secondo me, si può fare business in una visione più allargata
La moglie li legge e lo invoglia a pubblicarli.
È così che nasce un Niccolò Branca scrittore, autore e coautore di numerosi testi, tutti all’insegna della divulgazione della consapevolezza.
Niccolò Branca e la sua gratitudine alla vita
Proprio dopo esser riuscito a riafferrare la vita, Niccolò Branca ogni mattina, appena apre gli occhi, ringrazia il cielo!
La vita è uno dei regali più belli che ognuno di noi può avere, con tutto quello che c’è dentro, perché permette di evolverci.
La vita non è solo bellezza e gioia, ma anche dolore, sofferenza, malattia.
Ed è sempre la vita che ci manda anche gli strumenti per superarli. Forse i risultati non sono quelli che desideriamo ma sicuramente sono quelli più giusti
#STORYTELLER: LUCIANA PENNINO
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