Matrix Resurrections
La resurrezione di Matrix, o se vogliamo il sequel dei precedenti 3, vede al timone Lana Wachowski (un tempo Larry).
Ma quello davvero bravo nelle scene d’azione era suo fratello Andy, ora diventato Lilly.
In questo film ha lasciato la regia alla sola Lana.
Grandi riferimenti e pochi combattimenti nelle due ore e più del filmone d’azione, dove latitano scene di kung fu e giravolte plastiche.
Il kung fu, dove per altro attori come Jessica Henwick e ovviamente Keanu Reeves sono ben preparati, è girato in modo tutt’altro che spettacolare, con molti tagli e una gran confusione nelle scene d’azione.
Il combattimento di gruppo con il Merovingio e i suoi è in questo senso il punto più pasticciato del film.
Matrix resurrections: la trama
Il primo atto ci presenta un Thomas che non ricorda di essere l’eletto Neo – e neppure la propria morte – e si rivolge alle cure dell’Analista, uno psicologo con occhiali dalla montatura troppo blu, proprio come le pillole che prescrive a Thomas.
È dichiaratamente lui l’antagonista di questa storia, ma si tratta di un nemico assai più debole del vecchio agente Smith, che per altro qui ritorna con il volto di Jonathan Groff (così come Morpheus, che ora è un programma, ha le fattezze di Yahya Abdul-Mateen II e non più di Laurence Fishburne).
All’interno di una simulazione realizzata perché un programma impari da se stesso, l’hacker Bugs osserva un rifacimento della fuga di Trinity dalla polizia e dagli agenti dopo una telefonata.
Quindi finisce inseguita a sua volta, ma uno degli agenti è in realtà un nuovo Morpheus, programmato come tale da
Thomas Anderson ma che ha assunto vita propria.
Il suo solo vero interesse però è Tiffany, che vede spesso nel bar sotto l’ufficio, dove lei si serve insieme ai tre figli e al marito.
Tiffany somiglia moltissimo alla Trinity del suo videogame, ma la loro sembra una storia d’amore impossibile.
Fino a quando Morpheus non appare a Thomas offrendogli una pillola rossa.
Pro e contro del nuovo Matrix
Sequel basato sulla nostalgia, dove gli attori con luci e trucco ad hoc sembrano non essere mai invecchiati. Gli adoratori del genere comunque ne resteranno colpiti, essendo il film ricco di immagini del primi 3 film.
Resta da vedere se ci saranno gli incassi al cinema.
Di certo però non riesce ad apportare un granché di nuovo alla trilogia originale, a parte per il giochino – tirato troppo per le lunghe – del parodiare l’ossessione hollywoodiana per i sequel.
Una satira facile che si rivela in ultima analisi disonesta, perché Matrix Resurrections non solo non trova qualcosa di analogo ai primi 3, ma non riesce neppure lontanamente a ripetere la qualità delle scene d’azione dei capitoli precedenti.
In ogni caso, in italia è arrivato al cinema insieme con questo nuovo anno (da gennaio 2022).
Resta da vedere se con questa pandemia troverà spettatori sufficienti per sfondare il box office.
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