di Fabrizio Brancaccio
Si è guadagnata sul campo l’inquietante appellativo di “Airbnb delle bare” e promette di trovarvi un meritato e confortevole posto nell’aldilà. Non grattatevi subito, al bando la superstizione! L’app si chiama Lastello ed è il primo comparatore in Italia di funerali e onoranze funebri e mette a confronto le oltre 500 agenzie iscritte e i 10mila preventivi realizzati per offrire un servizio il più vicino possibile alle necessità dei clienti.
Sono già 12 le agenzie che hanno aderito in Campania di cui 4 a Napoli, per richiedere preventivi e scegliere in modo veloce e trasparente quale celebrazione organizzare per il trapasso.
Il nome dell’applicazione deriva da un gioco di parole: last hello, l’ultimo saluto in inglese. «Nasce quando, insieme con gli altri due co-founder, ci siamo resi conto che non c’erano startup o aziende innovative nel settore delle onoranze funebri, un settore delicato eppure pieno di storie di speculazione» spiega Gianluca Tursi, ceo, service & user experience designer, che ha sviluppato l’idea con il web e app developer Francesco Gnarra. La app insieme al portale in soli 3 passaggi monitora le agenzie più vicine e i relativi prezzi.
Grazie anche a un algoritmo, in grado di valutare la qualità delle imprese funebri, si offre ai clienti la possibilità di fare la scelta giusta.
I preventivi che vengono richiesti sono sempre gratuiti, senza impegno e senza costi nascosti e consentono di risparmiare in media fino al 30% rispetto al preventivo in agenzia.
Lastello cambia anche il necrologio: un sistema esclusivo consente agli utenti di condividere informazioni sul funerale con parenti e amici, tramite un sistema di messaggistica integrata tra la App e WhatsApp.
Per ora è Roma la città in cui si registra la più alta percentuale di ricerca di preventivi online: il 19,4% delle ricerche, equivalente a quasi 9400 preventivi, seguita da Milano con il 17,7%, equivalente a oltre 8400 preventivi, e al terzo posto c’è Napoli con il 4,4%, con poco più di 2100 preventivi. Gli abitanti di Parthenope, si sa, sono un po’ scaramantici e sembrano rievocare con la loro filosofia di vita le parole del professore Gennaro Bellavista di fronte alle insistenze di Giggino che vuole vendergli una bara a rate: “Giggì, io non mi compro un vestito da vivo, figuratevi se mi metto a comprare ‘na cassa da morto quando so vivo ancora”.
(Fonte: Il Mattino)