FRANCESCA AMMATURO: SOGNARE IN MODALITÀ SMART WORKING

#Storiediquarantena

Francesca Ammaturo

La mia quarantena è iniziata da poco più di un mese. In azienda le cose sono cambiate già dagli inizi di marzo, un mese che per me doveva essere molto importante. Avevo progettato l’internazionalizzazione del brand che, attraverso uno scrupoloso piano, doveva essere messa in atto; avevo programmato lo shooting della nuova campagna e l’apertura di un nuovo punto vendita.

Ho iniziato a percepire che le cose non sarebbero andate secondo i miei piani già verso la fine di febbraio quando, di ritorno da Londra, mi è stata misurata la temperatura al mio arrivo a Napoli. Sarei dovuta tornare a Londra una settimana dopo, ma non è andata così!

Non è andata così perché ho dovuto mettere da parte sogni e progetti e sono dovuta ritornare bruscamente alla realtà dovendo scegliere tra salvare il futuro della mia impresa o salvaguardare la salute dei miei dipendenti che si trovano a stretto contatto con centinaia di persone ogni giorno.

Senza ombra di dubbio ho scelto di proteggere le vite dei miei collaboratori chiudendo i punti vendita già prima dell’emanazione del decreto del 11 marzo, e da allora piano piano, area dopo area anche gli altri collaboratori sono passati in modalità smart working.

Io sono stata l’ultima a lasciare l’azienda. Per me non è un semplice ufficio, rappresenta la “mia fabbrica dei sogni”, il luogo in cui riesco ad immaginare il mio futuro e costruirlo proprio come avviene per il processo produttivo delle borse dove un semplice disegno prende forma fino ad essere indossato da tante donne. Non esiste gioia più grande di vedere le donne indossare ciò che qualche mese prima era solo un’idea.

Francesca Ammaturo

Da qualche settimana la primavera è arrivata e con essa un gran sole che inizia a scaldare le mie giornate. In questi giorni di quarantena approfitto per fare il pieno di vitamina D. Il sole mi sta aiutando molto a ritrovare la positività che mi ha sempre contraddistinta: aiuta il buonumore e la nascita di nuove sensazioni, mi basta chiudere gli occhi e riprendo a viaggiare con la fantasia. 

Se prima vivevo questo periodo con un atteggiamento di sconforto, da quando il sole ha iniziato a illuminare la mia casa riesco a vedere il lato positivo della quarantena e a concentrarmi sui tantissimi aspetti dell’azienda da migliorare.

Sicuramente le mie giornate procedono a rilento. D’altronde ero abituata ad una routine frenetica tra i vari meeting in ufficio, le supervisioni alla fabbriche (dove avviene la produzione) e i sopralluoghi ai punti vendita. Mi manca tanto il mio lavoro ma sto utilizzando questo tempo per studiare nuove strategie da applicare una volta finita la pandemia. Mi dedico inoltre in maniera costante alla stesura di un blog che mi aiuta a scaricare la tensione e a creare una connessione con le nostre clienti.

Leggo tanto, ma soprattutto rifletto, rifletto sul fatto che la vita ci sorprende continuamente con infiniti imprevisti che se in un primo momento ci abbattono, come è capitato a me in una prima fase di quarantena, successivamente ci insegnano il valore della vita e tutto ciò che troppo spesso diamo per scontato.

Quanti di noi quando finirà la quarantena scopriranno nuovamente il piacere delle piccole cose e tutte le libertà che avevamo dato per scontate? Apprezzeremo la semplicità di viaggiare da una parte all’altra del mondo, la semplicità di un abbraccio, la semplicità di passeggiare in riva al mare e fare tutte quelle cose che riempiono la nostra anima.

Mi auguro che tutto questo finisca presto, con l’auspicio di poter vivere la vita con più pienezza e consapevolezza dopo quello che ci è accaduto

Francesca Ammaturo

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