Nell’era della bellezza e del costante mostrarsi in vetrina, dal vivo e sui social, è importante poter ottimizzare il tempo e cosi anche l’attività sessuale che come qualsiasi attività fisica, contribuisce a bruciare calorie e a mantenersi in forma.
Una buona alimentazione, caratterizzata da un giusto apporto di nutrienti, è dunque un presupposto fondamentale per migliorare anche la sfera della sessualità. In particolare, è necessario fare attenzione alle diete “low carb”, sempre molto in voga, ma nemiche della libido. Mangiare pochi carboidrati influisce sul desiderio sessuale, considerando che proprio questi contribuiscono alla produzione della serotonina, meglio conosciuta come l’ormone della felicità.
Il nesso tra cibo e sesso, infatti, è legato, oltre al calo di energia, anche alla modifica dei livelli degli ormoni.
Questo accade perché i carboidrati rappresentano la benzina del corpo umano ed è naturale che se si smette di mangiarli o non si assumono nella giusta quantità rispetto al fabbisogno quotidiano, si incorra in una serie di effetti collaterali quali mal di testa e sensazione di stanchezza, tutte condizioni che incidono negativamente anche sul desiderio sessuale.
Una riduzione di carboidrati può anche innalzare i livelli di cortisolo, l’ormone indicatore dello stress.
Se, poi, la dieta iperproteica viene seguita per un periodo di tempo molto lungo, può essere compromessa anche la produzione di leptina, l’ormone dominante del sistema endocrino, perché regola i due istinti più potenti (fame e sesso) collegati alla sopravvivenza della specie.
Non commettiamo, dunque, l’errore di demonizzare i carboidrati che, se assunti in maniera equilibrata e senza eccessi, ci danno la giusta carica e contribuiscono ad ottimizzare anche le nostre prestazioni sotto le lenzuola.