78ª edizione del Festival del Cinema di Venezia
«Resti ancora un po’». E riparta
L’invito rivolto a Sergio Mattarella dal Leone d’Oro alla carriera Roberto Benigni, che estendiamo a tutta l’industria cinematografica italiana con l’augurio di una ripresa vigorosa dopo i tempi duri della pandemia. Va in scena fino all’11 settembre 2021 la 78ª edizione della Biennale del Cinema di Venezia, meglio conosciuta internazionalmente come Mostra del Cinema, o ancora Festival di Venezia

Una rassegna, quella guidata dal 2011 dal direttore artistico e pregiatissimo cinefilo e cineasta Alberto Barbera, tra i fini conoscitori al mondo della settima arte, cui la redazione di 3D magazine ha dedicato sempre grande attenzione. E che vede quest’anno tra i protagonisti principali, oltre alla consueta sfilata di star sul red carpet, ad uso esclusivo di fotografi e telecamere per le stringenti norme anti-Covid, il prestigioso presidente di giuria Bong Joon Ho, il regista Pedro Almodovar, in gara con il film Madres Paralelas che ha dato il via alle proiezioni ufficiali.
Serena Rossi è la madrina del Festival del Cinema
La madrina dell’evento è Serena Rossi. Bravissima e bellissima attrice, cantante, conduttrice televisiva e doppiatrice partenopea, è proprio sulle sponde del Lido che aveva raggiunto la notorietà nel 2014 con una pellicola dei Manetti Bros, “Song’e Napule”. Tornata in Laguna per ammaliare addetti ai lavori, curiosi e spettatori con il suo fascino irresistibile e la sua travolgente personalità.
Va a Roberto Benigni il Leone d’Oro alla carriera
Il Leone d’Oro alla carriera andrà a Roberto Benigni, comico e attore italiano – quattro i film made in Italy in competizione – che ha aperto la Biennale più “politica” che si ricordi negli ultimi tempi, alla presenza del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella con un invito alla massima carica dello Stato a rimanere al suo posto ancora per un po’ al termine del suo mandato settennale, come “portafortuna istituzionale” dopo il successo della nazionale di calcio di Mancini agli scorsi Europei applaudito come un novello Pertini dalle tribune di Wembley.
E, ci auguriamo noi, che resti anche il cinema, che riparta dopo la pandemia l’intera industria cinematografica nostrana, punta di eccellenza del Belpaese, tanto necessaria alla cultura e all’educazione delle nuove generazioni, nel segno di una nuova stagione di realismo sulla scorta degli insegnamenti dei grandi maestri del passato.
#STORYTELLER: FABIO FALABELLA
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